A chi fosse interessato di approfondire la figura di quest'altro grande Pastore cattolico consiglio quest'ottimo articolo [qui]. Allora il nemico della Chiesa visibile era un'ideologia, il comunismo. Oggi il comunismo si è praticamente quasi estinto, ma le ideologie materialiste continuano ad avversare la Chiesa: se ieri erano comunismi e socialismi, oggi ci sono gli omosessualismi, i libertinismi...e gli islamismi. Sono stato tentato di mettere qualche commento di rimando alla situazione presente e a "certe" politiche o a certe parole di "certi" pastori, ma mi sono limitato ad evidenziare qualche passo particolarmente significativo, perché preferisco lasciare a ciascuno trarre le proprie conclusioni, così come lascio quei sedicenti pastori di cui sopra al giudizio del Signore.
DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII
AI FEDELI*
Domenica, 20 febbraio 1949
Romani ! Diletti figli e figlie !
Ancora
una volta, in un'ora grave e dolorosa, il popolo fedele della città eterna è
accorso verso il suo Vescovo e Padre.
Ancora
una volta questo superbo colonnato sembra poter a stento stringere con le sue
braccia gigantesche le folle che, come onde mosse da una forza irresistibile,
sono affluite fin sulla soglia della Basilica Vaticana, per assistere alla
Messa di espiazione nel punto centrale di tutto il mondo cattolico ed effondere
i sentimenti di cui le loro anime traboccano.
La
condanna inflitta, fra la unanime riprovazione del mondo civile, sulle rive del
Danubio, ad un eminente Cardinale di Santa Romana Chiesa, ha suscitato sulle
rive del Tevere un grido d'indignazione degno dell'Urbe.
Ma
il fatto che un regime avverso alla religione ha colpito questa volta un
Principe della Chiesa, venerato dalla stragrande maggioranza del suo popolo,
non è un caso isolato; esso è uno degli anelli della lunga catena di
persecuzioni che alcuni Stati dittatoriali muovono contro la dottrina e la vita
cristiana.
Una
nota caratteristica comune ai persecutori di tutti i tempi è che, non contenti
di abbattere fisicamente le loro vittime, vogliono anche renderle spregevoli e
odiose alla patria ed alla società.
Chi
non ricorda i Protomartiri romani, di cui parla Tacito (Annal. 15, 44),
immolati sotto Nerone e rappresentati come incendiari, abominevoli malfattori,
nemici del genere umano?
I
moderni persecutori si mostrano docili discepoli di quella scuola ingloriosa.
Essi
copiano, per così dire, i loro maestri e modelli, se pure non li sorpassano in
crudezza, abili come sono nell'arte di adoperare i progressi più recenti della
scienza e della tecnica allo scopo di una dominazione e di un asservimento del
popolo, quale non sarebbe stato concepibile nei tempi passati.
Romani
! La Chiesa di Cristo segue il cammino tracciatole dal divin Redentore. Essa si
sente eterna; sa che non potrà perire, che le più violente tempeste non varranno
a sommergerla. Essa non mendica favori; le minacce e la disgrazia delle potestà
terrene non la intimoriscono. Essa non s'immischia in questioni meramente
politiche od economiche, nè si cura di disputare sulla utilità o il danno
dell'una o dell'altra forma di governo. Sempre bramosa, per quanto da lei
dipende, di aver pace con tutti (cfr. Rom. 12, 18), essa dà a Cesare ciò
che gli compete secondo il diritto, ma non può tradire nè abbandonare ciò che è
di Dio.
Ora
è ben noto quel che lo Stato totalitario e antireligioso esige ed attende da
lei come prezzo della sua tolleranza o del suo problematico riconoscimento.
Esso, cioè, vorrebbe
una
Chiesa che tace, quando dovrebbe parlare;
una
Chiesa che indebolisce la legge di Dio, adattandola al gusto dei voleri umani,
quando dovrebbe altamente proclamarla e difenderla;
una
Chiesa che si distacca dal fondamento inconcusso sul quale Cristo l'ha
edificata, per adagiarsi comodamente sulla mobile sabbia delle opinioni del
giorno o per abbandonarsi alla corrente che passa;
una
Chiesa che non resiste alla oppressione delle coscienze e non tutela i
legittimi diritti e le giuste libertà del popolo;
una
Chiesa che con indecorosa servilità rimane chiusa fra le quattro mura del
tempio, dimentica del divino mandato ricevuto da Cristo: Andate sui crocicchi
delle strade (Matth. 22, 9); istruite tutte le genti (Matth. 28,
19).
Diletti
figli e figlie! Eredi spirituali di una innumerevole legione di confessori e di
martiri!
È
questa la Chiesa che voi venerate ed amate? Riconoscereste voi in una tale
Chiesa i lineamenti del volto della vostra Madre? Potete voi immaginarvi un
Successore del primo Pietro, che si pieghi a simili esigenze?
Il
Papa ha le promesse divine; pur nella sua umana debolezza, è invincibile e
incrollabile; annunziatore della verità e della giustizia, principio della
unità della Chiesa, la sua voce denunzia gli errori, le idolatrie, le
superstizioni, condanna le iniquità, fa amare la carità e le virtù.
Può
dunque egli tacere, quando in una Nazione si strappano con la violenza o con
l'astuzia dal centro della Cristianità, da Roma, le chiese che le sono unite,
quando s'imprigionano tutti i vescovi greco-cattolici, perchè negano di
apostatare dalla loro fede, si perseguitano e si arrestano sacerdoti e fedeli,
perchè rifiutano di separarsi dallo loro vera Madre Chiesa?
Può
il Papa tacere, quando il diritto di educare i propri figli è tolto ai genitori
da un regime di minoranza, che vuole allontanarli da Cristo?
Può
il Papa tacere, quando uno Stato, oltrepassando i limiti della sua competenza,
si arroga il potere di sopprimere le diocesi, di deporre i Vescovi, di
sconvolgere l'organizzazione ecclesiastica e di ridurla al di sotto delle
esigenze minime per una efficace cura delle anime?
Può
il Papa tacere, quando si giunge al punto di punire col carcere un sacerdote
reo di non aver voluto violare il più sacro ed inviolabile dei segreti, il
segreto della confessione sacramentale?
È
forse tutto ciò illegittima ingerenza nei poteri politici dello Stato? Chi
potrebbe affermarlo onestamente? Le vostre esclamazioni hanno già dato la
risposta a queste e a molte altre simili domande.
Il
Signore Iddio, diletti figli e figlie, ricompensi la vostra fedeltà. Vi dia
forza nelle lotte presenti e future. Vi renda vigili contro i colpi dei nemici
suoi e vostri. Rischiari con la sua luce le menti di coloro, i cui occhi sono
ancora chiusi alla verità. Conceda a tanti cuori, oggi ancora lontani da lui,
la grazia del ritorno sincero a quella fede e a quei sentimenti fraterni, la
cui negazione minaccia la pace della umanità.
Ed
ora scenda larga, paterna, affettuosa su voi tutti, sull'Urbe e sull'Orbe la
Nostra Benedizione Apostolica.
Onore a Pio XII!!
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